La messa 'Pro eligendo Romano Pontifice', celebrata nella Basilica di San Pietro per preparare il Conclave, è stata segnata da un episodio inaspettato. Il Cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, senza accorgersi del microfono aperto, ha rivolto un caloroso augurio doppio al Cardinale Pietro Parolin: "Auguri! Auguri doppi!" Questo gesto, catturato in un video divenuto virale, ha suscitato un'ondata di reazioni e interpretazioni. L'augurio, apparentemente innocuo, è stato interpretato da molti come una chiara manifestazione di sostegno al Cardinale Parolin, considerato uno dei papabili più accreditati. Il fatto che il Cardinale Re, figura di grande peso all'interno del Vaticano, abbia espresso pubblicamente il suo favore per Parolin ha sollevato interrogativi sulle dinamiche interne al Conclave e sulla possibile esistenza di correnti di pensiero influenti sulla scelta del nuovo Papa. L'episodio ha generato diverse reazioni. Alcuni lo hanno considerato una semplice gaffe, una manifestazione di affetto spontanea da parte di un cardinale anziano. Altri, invece, hanno visto in esso un tentativo di influenzare l'esito del Conclave, creando una potenziale divisione tra i cardinali elettori. La preoccupazione maggiore è che tale gesto possa compromettere la libertà di voto e l'indipendenza di giudizio dei cardinali, elementi essenziali per un'elezione legittima e serena. La situazione è ulteriormente complicata dalle dichiarazioni di Elisabetta Piqué, giornalista vicina a Papa Francesco, che ha diffuso false accuse contro il Cardinale Re, amplificando la tensione e l'atmosfera di incertezza che avvolgono il Conclave. Questo dimostra come la pressione mediatica e le diverse fazioni all'interno della Chiesa possano influenzare il processo di elezione papale. L'omelia del Cardinale Re, pur spiritualmente profonda e incentrata sull'importanza dell'unità e della preghiera nello Spirito Santo, è stata oscurata dalla successiva gaffe. Le sue parole sull'amore, la comunione e la necessità di un Papa secondo il cuore di Dio sembrano ora contraddette dall'episodio dell'augurio 'doppio', creando una frattura tra la retorica e la realtà. In conclusione, la gaffe del Cardinale Re non è solo un aneddoto curioso, ma un evento che getta luce sulle complessità e le tensioni interne alla Chiesa in questo momento cruciale. L'accaduto solleva interrogativi sull'influenza esercitata da figure influenti all'interno del Vaticano, sulla gestione mediatica del Conclave e sull'importanza della discrezione e della riservatezza in un processo così delicato. Resta da vedere quale impatto avrà questo evento sull'elezione del nuovo Pontefice e sul futuro della Chiesa.