La partita Lecce-Napoli è stata teatro di una vibrante protesta dei tifosi giallorossi contro la Lega Serie A. L'evento, che ha avuto luogo allo stadio Via del Mare, ha visto i tifosi esprimere il loro profondo disappunto con fischi assordanti durante l'inno della Serie A, sovrastando completamente le note musicali. Questa dimostrazione di dissenso segue la decisione della Lega di far disputare la partita contro l'Atalanta dopo la tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita.

La protesta non si è limitata ai fischi. In tutto lo stadio, e in particolare nella Curva Nord, sono apparsi numerosi striscioni con messaggi di forte critica verso la Lega. Alcuni degli striscioni più eclatanti recitavano: "Lega Infame, Lecce ti schifa" e "La Lega non è uguale per tutti", evidenziando la sensazione di ingiustizia e discriminazione percepita dai tifosi salentini. La società del Lecce, già precedentemente in polemica con la decisione della Lega di far giocare l'Atalanta in un match senza colori sociali, ha mostrato la propria solidarietà ai tifosi, comunicando in anticipo un minuto di silenzio, eseguito però in modo inusuale, con le squadre riunite vicino alle panchine, piuttosto che al centro del campo, come gesto ulteriore di protesta.

L'atmosfera al Via del Mare è stata carica di tensione e di un palpabile senso di indignazione. La decisione della Lega Serie A di disputare la partita contro l'Atalanta senza tener conto del lutto che ha colpito la comunità del Lecce ha profondamente scosso i tifosi, che hanno scelto di manifestare il loro dissenso in modo inequivocabile. La protesta ha evidenziato non solo la sofferenza per la perdita di Graziano Fiorita, ma anche una critica più ampia alle scelte, percepite come insensibili e poco rispettose, da parte dell'organo direttivo del campionato.

L'episodio di Lecce-Napoli si inserisce in un contesto di crescente tensione tra i tifosi e la Lega Serie A. La protesta del Lecce ha acceso un dibattito sulla gestione delle situazioni di lutto nel mondo del calcio e sulla necessità di una maggiore sensibilità da parte delle istituzioni sportive verso le esigenze delle comunità locali. La scelta dei fischi all'inno e dei striscioni di protesta si configura come un messaggio forte e chiaro, destinato a suscitare riflessioni e a chiedere maggiore attenzione e rispetto da parte della Lega.

Le immagini della partita hanno mostrato una forte partecipazione dei tifosi alla protesta. La risposta della Lega Serie A a questa dimostrazione di dissenso è attesa con ansia, e sarà decisiva per capire se e come si intende affrontare le critiche emerse in seguito a questo evento.